Photo By Ivan Zambelli Aka ]IvaNavI[ – Misteremini Mei – January 20 2019 –
Quest’oggi racconto una cosa successami nei miei viaggi onirici, un qualcosa inerente al tema preposto dal titolo; l’intreccio tra poteri massonici e mafia, le sostanze immesse sui mercati e il controllo delle masse oppure le tecniche stesse di quest’ultime, usate per un’evoluzione significativa e induttiva, per il fine di controllar primitivamente il nuovo mondo nascente… Troverete dei video annessi che parlano di Sanremo (e mi scuso per il fatto che lo faccio in ritardo questo articolo/tema, nonostante la stessa pubblicazione sia post festival), delle finanza economica in primis o per terza forza, di quella priore e fantasmagorica essenza del consumo ad ogni costo e ad ogni evenienza…anche se c’è una bandiera bianca, in cima al palazzo del governo, che sventola nel vento, ciò che non ha mai rappresentato (per di più sgualcita e corrosa dal tempo…)…è troppo tardi! Premetto, che qui sotto esporrò un sogno, collegando i temi esposti e modificandolo al tema, ma con valenza veritiera e non troppo fantasiosa…dato che voglio restar nel tema del sofistico Animismo, distaccato da tutto ciò che vien intermediato dal soggetto stesso.
Questo è un articolo più complesso degli scorsi 2 precedenti, forse l’unico, dato che i temi son molteplici e volevo inserirli in un’unico post… Iniziamo!
Sogno di Domenica 12 Febbraio 2023
Nella mia esistenza ho fatto tante cose, ma aver una smodata formalità per lo studio, ligio come una riga, compasso, goniometro e matita, sempre ben appuntita…beh…forse non è da me…ma…
Ripetendo molti anni scolastici, mi son trovato a percorrer sempre più strade concentriche, sempre più lunghe e senza forma, infinite oserei dire…alche quando mi ritrovai in quel lasso di tempo impreciso, all’interno di quell’infinito universo, in un’indefinito raccordo d’un’uscita autostradale, quasi quasi simile alla tangenziale di Mestre/Marghera, ho iniziato ad allarmarmi di più del solito. Tetra, anche in una giornata piena di sole, infernale, più del molo sul lago dove Michael Mayers ha perso sua madre, ancor più caotico dell’inferno acidulo di Dante. Così iniziai…così vi renderò partecipi della mia sognante storia…
Portavo avanti degli studi sulla fisica quantistica, con innumerevoli verifiche e studi, tant’alche non mi bastavano più i libri e i docenti d’università per lo studio…in effetti, non lo erano mai stati d’utilità per le mie ricerche personali! Ero autodidatta e pieno d’iniziative controverse, a differenza della massa che, piegata sui banchi di scuola, cercava una formazione, una sapienza, una strada facile e senza troppe riflessioni, opposta alla stessa ricerca…ero al di fuori dell’omologazione scontata o al 3×2 che vi vendono ogni giorno…hahahaha… Ma nonostante ciò, continuavo a seguir ogni giorno la stessa strada, ed ogni giorno, ripetevo quel mantra. Una cosa è farsela propria (quest’appartenenza, questa intelligenza), un’altra, è crederci, in qualcosa, che “solo“per gli “altri” è importante…ma che in fondo a quel buco, a quel lago profondo, scarnificando ogni piccola e flebile ragionata o viziosa chiaccherata, pratica in corso o specializzazione, non si trovi altro che il vuoto stesso…praticamente, nient’atro che il nulla…(dal nulla si crea e perciò, ogni cosa letta quì sarà determinata da questa percezione controversa…).
Ogni giorno è d’abitudine che dopo il risveglio, mi dondoli con giornale elettronico, briosche vuota o più raramente, al cioccolato (salvo ancor più rari casi, dove me la mangiavo con la crema pasticcera, comprata rigorosamente al discount), sempre pronto ad uscir puntualmente dal portone di quello stabile squallido, vecchio e deforme…in mezzo al centro di quella grigia ed inquinata città…a momenti dovevo uscir con la bombola d’ossigeno (in realtà potevo farlo, ma m’avrebbero stampato addosso qualsiasi malattia…tesio, in cura speciale o per fisime a specchio…hahaha…ed il lavoro, usato come leva per pagar tutto questo…che bella vita che faccio, vero…)…dato che oltre alla mole incessante d’automobili, ad incalzar il tutto, cerano pure le zone industriali, immense, da dove fuoriusciva una consistente carica d’inquinanti e scarti, legate ad una costante d’antenne d’ogni lunghezza e dimensione (metalli pesanti d’ogni genere, sostanze chimiche, con congiunzioni finali di classico idioma, l’“ina“ di qua e l’“ina“ di là…o forme batteriologiche impossibili da definire e catalogare, controllare, in costante mutamento…oppur ancora, le polveri sottili, che in modo massivo venivano rilasciate dall’alto dei crani inconsapevoli degli esseri, che calpestavano il suolo, dei mostri alati, chiamati aerei, aeroplani, ormai evoluti in una forma quasi circolare, dicasi elettrici, ma che in realtà, usavano quelle stesse tecnologie per ricaricarsi, ovvero le termiche a caldo…le susseguenti antenne che li aiutavano a decollare e trasportarli nei cieli plumbei e massivamente tossici)…era così perfetto no…così green, vero!?
Un bel giorno mi trovai a piedi su quel raccordo…distante dai soliti tornitori d’aria, fuori dall’occhi di chi non vedeva, o da chi non si spingeva più in là del proprio nasone (par per timore, forse…?), fuori dai confini indotti e ciclici delle forze in campo…semplicemente nell’oltre (dove a tutti era proibito andare). Mi trovai su una distesa bianca e senz’erba, era come fosse una sorta di spuma elettro-conduttiva, simile a questo “Aerogel“, che a differenza di quest’ultimo, dove appoggiavo i miei piedi e tutto il corpo, rilasciava un leggero odore di menta, infondendo nell’aria una sorta di nettare leggiadro e squisito… Comunque sia, mi trovavo perso, anzi, disperso in questo non-incrocio, in questo non-tempo, in questo stato non-gassoso/solido (il freddo e il caldo non esistevano)! Conobbi dei soggetti alquanto variopinti e pieni di problemi… Non che mi potevan capitar cose belle…no!
In questa manciata di spazio paradisiaco conobbi almeno 7 individui, dove li categorizzai in personalità molto distinte, quali: – il tenebroso sguardo di chi non vuol dir niente del suo passato… – lo scolaro, che non aveva orizzonti e si distruggeva con l’oppio… – la nevrotica ragazza post adolescenziale, in cerca del padre mai conosciuto… – l’operaia, che lavorava da quando aveva 6 anni…ora, era appena dopo il 25esimo anno… – lo psicopatico, che si credeva uno psicopompo di primo grado; cercava sempre d’insegnar al frocio di turno, chi governava il mondo – la zombificata figura della giovinezza cadaverica…povera creatura, piena di pustole e malattie…in ogni sostanza immergeva il suo tempo – per ultimo il più saggio, la più eclettica forza di questo gruppo…l’androgino esperimento Umano…il transgenico e passato amico, il microbo…
Proprio quest’ultimo, mi chiamò dal bordo invisibile di quella strada, risucchiato dal suo verbo, portandomi a parlarci da più vicino…(era come fossi su un nastro trasportatore, ma non cera nulla…solo bianco candore, di forse, finto Amore)… Questa creatura strana, ma affascinante, mi domandò di cosa avessi bisogno e del dove volessi giungere??! D’altro canto, non sappi dirglielo a brucia pelo, ma la guardai con occhio vitreo e cristallino, all’unisono lei capì e da subito mi prese sotto il braccio e mi gettò all’interno d’un bidone (questo anche invisibile, inesistente), dove sentii un tremendo freddo, un gelo prendermi i lembi più esterni del corpo…quasi come se mi si staccassero gli arti di netto…mangiandomeli a piccoli pezzi… Ad una certa…quando quasi del tutto fui stato divorato…tutt’intorno, divenne più materico…più concreto e colorato. Potevo veder le strade del raccordo…potevo veder le nubi nere e grigie, potei veder i cancelli che determinavano le careggiate, 4, di preciso! Ero come dentro un campo di concentramento di una lineare-forma, una sorta di trincea, da dove nessun poteva uscirci, nemmen se lo volesse di sua volontà… In realtà, cercavo di dissociarmi da quei ragazzi, un pò perchè non ne volevo saper d’altri problemi e un pò perchè mi sentivo soffocar da quell’ambiente (in realtà, capisco sol ora che lo scrivo che tutto ciò, è un’interpretazione della vita reale che stò portando avanti…dove queste 7 forme, cadauna, portando con se legioni di migliaia d’individui appresso a sè [paurosissimi, se visti con le percezioni di cui i sistemi inquinanti le hanno private], potendo affettarmi in un sol attimo, riducendo di conseguenza gli stimoli che arrivano da dentro i fluidi entropici primari, di cui, ogni essere è intriso…dove, nel mentre ed in concomitanza quegli alti cancelli, invalicabili per le stesse masse, in verità, siano i mei stessi precostituiti muri, che tutt’ora, non riesco ancor a demolir, perchè, riflettendosi nelle masse inconsapevoli e senza intelligenze vere e proprie, porterebbero in futuro, ma anch’ora, come in passato, un genocidio freddo freddo, servito su un tavolino d’Oro [le masse dimenticano e non vogliono vedere…ovvio no!]…seppur io viva bene è, più liberamente da tutta quella massa adiacente…invisibile, distaccato da ogni singolo schiavizzato essere o da ogni indubbio e stratificato sintomo di benessere, indotto dal mercato…da ogni scarnificato e malato corpo, senza coerenza, asettico, che più non ha niente di quell’esser Umano antico, che forse una volta, s’era centralizzato [la centratura è intesa nel campo interiore e non nella massa]…ma sarà solo merce per guadagno…solo, più del solitario eremita…)… Ad un a certa, quasi tutti, mi inseguivano come degli zombie in cerca di carne fresca, squartando ogni cosa si sia formata in quel frangente di tempo…perciò, stavo scappando dal nulla…da quel mostro chiamato futuro, o per meglio dir, da quella parte interiore che mi stà, tutt’ora, facendo saltar il guado, della e nella realtà fisica…e quale realtà sarà poi?…
Le conclusioni, son il risveglio in cui mi son imbattuto. Le facce erano irriconoscibili, seppur sapessi chi erano. Le fatiscenti ed irrealistiche terre, son il collante del tutto… Le valige non esistono…i mezzi neppure…c’è solo il tremendo pentimento! Le vedo, in maschere di visi deturpati…come in un cane vecchio…in un gioco minekraftiano… Le convulsioni, del tratto di Da Vinci, contraffatto dal potere, che vuol il controllo del perfetto. Le faccende quotidiane, che avvisano coi segni, chi non potrà vederci nulla di tutto questo atto! <IvaNavI>
Excursus
Per far un un piccolo excursus, come dicevo in apertura, sui tempismi dei rapporti finanziari con i politici e congressuali (commensali) e gli affari mondiali…hahaha…da sganasciarsi dalle risate fioi!
Mentre i nasoni o i finti illuminati o anche i soliti pederasta clericali, con tutti i filistei e i fedeli che pregano in una speranza che non esiste (venivo in passato etichettato come tale, da chi non sapeva nulla e dove l’invidia, ne faceva da padrona, senza ragione e con una dose, bella massiccia, di rabbia mista ad una totale inconsapevolezza…ma s’è visto poi, dopo decenni, l’infondata accusa, dove l’erronea mente, scherzosa forse…hehehe…ma che comunque, era già embrionalmente suddita, schiavizzata o al più, impotente, “se conoscitiva del disegno“, verso chi già, la gestiva [amici di amici, conoscenti di famiglia, la famiglia, i rapporti in genere, l’estetica per un lavoro e molte altre cose…]…che ora, seguente nella scienza della finzione, rimane senz’Anima…)…non salutandomi e girandosi dall’altra parte…pietrificate dalla mia presenza!
Qui vi posto 2 video realistici, divertenti, profondi, informativi (non di formazione è!), intelligenti e molto altruistici (valgono solo per chi è sveglio e non si vuol ancor far fottere…o ci siete o non ci siete…)!
8 Marzo 2023 – UN APPELLO AI NASONI…
DAL CAOS ALL’ABBONDANZA – ROBERTO MAZZONI (visto dagli USA)
Dopo tutto, il sogno esposto sopra è solo una piccola parte di quello che è la realtà, dato che tutti hanno il proprio punto d’orizzonte…d’equilibrio interiore o di congiunzione con l’eterno.
Infatti Utopia, è quel tema che piace tanto al potere, che piace a chi voglia istituire uno status quò degno d’esser continuato…partorendolo nel convulso e stratificato orizzonte degli eventi…chiamiamolo pure il mantra del “Ciclo Circadiano“, ma che ormai appartiene al passato…c’è chi lo finanzia a suon di carbon tax ed eco bonus…ma quì è meglio restar dentro nel recinto di questo tema entropico, direi più centrato al concetto utopico della nuova realtà indotta dall’esterno.
In realtà ci voglio metter un pò di passato, un pò di controllo veritiero ed ormai spadellato nei più blasonati e virtuosi ristoranti stellati michelin…hahaha! Il gusto non è nutrimento, ma imbonimento…soprattutto se fatto a tasselli, per quei pochi, che con la grana, puntano ad esser l’èlite di comodo, di cambio, d’evoluzione… A parte queste cose volevo segnalarvi un articoletto bello lungo (quasi come la serie Utopia, del 2013/14 e di produzione inglese), quasi boicottato dal pensiero unico (come di consueto succede per delle cose veritiere, delle cose scomode e che non attizzano le masse troglodite e felicemente paganti per della merda qualunquista e senza spessore…)…
A questo, vorrei aggiungere, collegato al sogno, i 7 volti del tragitto che faccio per la liberazione da quelle strutture di vuoto superlativo e sinistramente paradisiaco…l’illusione della ricchezza…la sagacia nel persister quel che non potrà più aver forma! Una sorta di ciclo, che finisce con l’assunzione di sostanze…riferite al passato e quelle 7 (le sétte) figure/atti!
Ma anche al mio passato caotico (che non finirà, perchè è nato prima!), oppur al passato d’eccessi d’ogni sorta, al non fermarsi mai (tutt’ora non mi fermo, ma ho un criterio riflessivo e d’istinto più maturo e calcolatore…sempre precisando che il tempo e lo spazio ormai fan parte del mondo stesso, non più messo come un personaggio inconscio o da perditempo…anzi, l’esatto contrario…consapevole), all’accettar ogni forma di scambio per tirar la giornata o ancora, per del fottuto tornaconto amichevole, ricambiato con dosi d’illusoria ed [E(c)ce]-n-trica fiducia.
Come dicevo sopra, e non sol secondo me, o Lambertino e pochi altri (che mò se stanno a sveja è, però sperando nella coerenza conviviale delle nuove masse, sicuramente ed in breve, non si potrà del tutto realizzare…ci vorrebbe più sagacia, più tenacia, più palle!)…posto tutto questo, per un rito propiziatorio, che vien esposto apertamente e senza formali dicerie dal non-sindacabile Gianluca, che a mio avviso ammette apertamente, come dicevo pocanzi, a quel che veramente c’è sotto, da chi direttamente sà cosa e come vien gestito questo mostro (cover-up, tornaconto e quant’altro…!)!
IL LATO OSCURO DI SANREMO con GIANLUCA LAMBERTI
Quì sotto c’è un bel PDF che illumina, chi come me, ostenta o tradisce le leggi massoniche (ho la mia legge, in questo caso, creata da me medesimo e non ho mai fatto iniziazioni per culti, associazioni, logge, lobby o atti mercantili ad un potere che saccheggia lo spirito multiforme o l’Anima…perciò, che mi taglino la testa, da quando tutto questo ho creato nel lontano 1997)…ma seriamente, non ne fa assolutamente parte; sia nell’ufficiosità delle dichiarazioni, sia in quelle giuridiche e sia per quelle gratifiche emendate dal potere statale/privato, civile/erudito…semplicemente…chiudo il libro!
Qui un piccolo video di “Jordan Maxwell” e la Matrix of Power; inerente all’origine della Massoneria, diciamo, Commerciale…
Dopo questo anno funesto (un mesetto prima della mia nascita e nella luce del mondo), o decade, che va dal ‘75/’76 all’’85/’86, vorrei chiuder con un rituale, una sorta di miscela musicale che racchiude questo esposto sopra, sia reale, che onirico, sia malato e drogante, che equilibrato e libero (ci metto il libertino uso di portar il baricentro stesso, dove voglia lo stesso fluido)…si voglia pure, d’appartenenza ad una forza superiore che controlla da sempre i miei atti e non giudica nulla di quello che faccio (sia inconscio, subconscio, conscio o extra-conscio)…lì risiede, in quell’infinitesimale particella del creator, che m’ha plasmato su stò suol…e che porto o cerco di portar avanti tutt’or…anche in questo cambiamento epocale, in questo cambiamento di paradigmi, in questo tran-s-ito prettamente italiano, prettamente “ME“, prettamente “SE“, fanculo l’inglese padrone, idioma, lingua o religione, solo, Poesie Pazze!!!
Me lo son tatuato
Me lo son mangiato
Me lo son iniettato
Mi son tagliato!
Dono a te il sangue nero
Il mio Cuore è grondante di sacrificio!
Mi miscelo col Creato menzognero
Mi sdrucciolo sul patibolo!
Abbiate adorazione…al Diavolo
Abbiate consapevolezza del buio
Abbiate volontà, intrisa dal nero
Abbiate pena, del vostro Animo.
02. Vermin
Vi salvo, quando vi vedo
Vi getto nel buco del morto
V’ingerisco, a stomaco vuoto
Vi mastico, se vi trovo sul mio tragitto.
Satana, m’ha sempre consigliato
Lucifero, m’ha sempre indicato
L’ordine è siglato
La razzio ho!
Immonde creature / Vi succhierò!
Finti pagliacci / Urlerete all’obitorio!
Benevoli Anime vuote / Ridete col bimbo
Succhierete voi stesse…per un pò di cibo finto.
03. Lunae
Mi taglio le unghie…son troppo orribile!
Tagliatemi le braccia…son troppo lunghe!
Mi cospargo di sangue verde…son nelle lagune!
Toglietemi i denti in putrefazione…saprò parlar col Démone!
Lo Stregone di quel che non esiste… / Son in tè
Il Male, è dentro l’incomprensione
Il Bene, è diceria per le mandrie.
Guardate oltre le Lune
Sciavolar nelle tenebre
Sussurrar parol di finto ardor
Sgusciar granchi, per altro defecar
Sangue di mestruo, mi bevo a colazion…
Ho trovato in te l’insana vena Umana
Ho provato te, perchè non avevo più altra via
Ho venduto la mia Anima, per viver su questa Terra
Ho fatto tutto ciò, perchè dietro la vita, c’è più crudeltà che bontà!
Ho salvato il mio giudizio…non son finito in trappola
Ho raggiunto la punta / Son il Golgota
Ho il bianco e la nera Anima
Ho salvato Satana!
Nero, nel terror di questa pazzia
Colorando ogni impura velocità
Bellezza morta, ancor un’altra
Volta…in Ciel, tornata viva.
Potrai vedermi con il volto coperto
Sarò il tuo Démone di memoria Dantesca…fanculo!
Il dominio, ho sul tuo corpo da guerriero…son il tuo Animo stesso
Nello Spoliarium, senza angoli giacerai, per 100 anni…forse non come morto!…(?)
Darò il tuo corpo in pasto, a chi gli servirà la tua cura…dalla debolezza o dall’impotenza del malcapitato
Se non sarai morto ti mazzerò…3 colpi son destinati ai Papi…in entrambe le tempie… / 6 1 schiavo!
Dall’anno 2012…funesto sarà il tuo traghettar il Cuor, nel calor estivo
Ma zelante poi…di far entrar tutto nel tombino coatto.
Mi disgusta, chi ancor non ha capito che è tutto corrotto
Mi disgusta, che ancor si creda ad una doppia moneta, nel palato
Mi rattrista, che tutto quel significato, sia stato copiato dallo Psicopompo di turno
Mi rattrista pur, che ogni esser giunto si sia dato, Anima e corpo, ad un finto e brutale mondialismo!…
06. Salomes Dance
Figlia, della vampira millenaria d’Agrippa Erodiade…d’Erode nipotina
Un’autorità di cancelliera…professando ideologie d’integrazione, ma che in realtà era na sanguinista
Emulatrice dei suoi geni Edomiti, che ebbero origine, del Regno d’Edom…proprio là
Sotto quel lago morto…che tutt’ora festeggian il Sabba, in quella Terra desolata
Corrompendo con l’ignoranza, i restanti regni con la loro astuzia
Trasformando ogni particella, in verbo d’Umanità prescelta
Nel lor squartar corpi, andando dall’Istraele alla Giordania
Conducendo con le danze, la velleità di questa duale forza!
Ho il 13,7% della loro blasfemia nella carne mia
Ho nella restante percentuale, la luce della vita
Ho dentro me quest’unione…di me sovrana!
Salomè danza ancor per un’altra testa recisa
Vaneggiando con il vostro saper, per del nulla
Commettendo atti impuri, per una Fede comandata
Clerici, Clericali, Teosofi, Musulmani, Anglicani e la Torah
Come cardine, per violentar ancor altre Anime…succube assioma
Vaneggiano ancor, nei vostri prematuri pensieri…come una pera cotta
Cadendo, in regimenti di rigorosità Dogmatica…nell’aria, piena del verbo della Settanta
Che non vien mai detta in quelle chiese…rubate alla vera maestosità…quella gigantesca
E strutturata civiltà… / Non troppi secoli passarono, da quella morte prematura.
Ho le cicatrici che riaffiorano ogni qualvolta che sento quella diatriba
Ho estirpato la redenzione sulle croci / Le ho sputate in quella foresta
Ho percepito da Umano errante quello che poteva darmi questa linfa
Ho tumefatto in me l’Ego e la sevizia / Ho con me, la Morte oscura!!!!
08. The Pale King
Mi sembravi nudo
Eri pallido…hai vomitato
Lungo un ponte, in quella calle di pentimento
Umida e sporca, come quello che avevi mangiato.
Mi parevi invincibile a tutto
Invece, m’hai tassato tutto!
Al tuo funerale son giunto, perchè t’amavo
Ma non per credo o pentimento…e mi donavi il malanno.
Son il Re di me stesso
Mai remissivo con l’altro.
Son il Re, che aspiro all’equilibrio
Mai per qualcun altro…lo lascerò nel fosso.
Scarnifico il vostro putrido servigio
Seziono ogni pezzo di corpo, per un nuovo Mondo
Sporadico l’inceder, all’interno del vostro verbo sacrificato, per il vuoto
Sadico, perchè mi fate ribrezzo! / Il ricordo di quelle ritrite nullità…son nato orfano…
Onirico il mio messaggio…vittorioso su altri corpi, che nel nulla giacciono
Onorevole, sol per quanto di zerbino ed ordinario malanno ho avuto
O sol, non riuscendo a definir il mio tracciato…perdendo tutto
Omaggio ancor, un pianto di riso, inverso all’universo…
Voi tutti, siete dentro il mio cranio
Voi tutti, mi distruggete il cervello
Voi tutti siete nulli…v’ho battezzato
Voi tutti, non saprete mai cosa sia il perdono vero!
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