Questo da a pensare sul fatto che tutto si crei e si fondi su questa teoria ormai vecchia di millenni che i ricercatori cercano di far passare come nuova o appunto in una forma teorica plausibilmente accettabile dall’opinione pubblica. Tutto sommato, in pratica, esiste ed è stata concretizzata scientificamente circa 40 anni fa dai ricercatori, ma con un problema sostanziale, la branchia della Biofisica Medica! Sostenendo da sempre il rigetto a tale fattore, i lumieri di tale pratica, ammoniscono l’esistenza del cambio climatico indotto dai sistemi odierni, si denoterà la massiva, demonizzandola e spargendola sui libri di testo, come fosse una pratica normalissima (leggere cliccando i link appositi). Questa logica d’assalto sta portando a far ricredere che è per il bene di tutti noi, in modo da agevolare gli studi ed implementarli nuovamente alla nostra società e al genere, non solo umano (animali, insetti, piante ecc), per allargarsi come una macchia su tutta la terra. Ed ecco perchè esistono le guerre di geo-ingegneria clandestina praticate da 30 anni in modo massivo su quasi tutto il globo; qui il link con maggiori info, PDF, video (certi non funzionano):
Il termine “Biofotoni” indica quindi l’emissione di energia – (più precisamente “quanti energetici”) che si propaga alla velocità della luce – da parte dei sistemi viventi. Ogni cellula emette segnali specifici, con caratteristiche proprie e di quelle del tessuto di cui fa parte. Secondo Albert Popp, queste emissioni regolano la crescita e la rigenerazione delle cellule e controllano tutti i processi biochimici. Che la luce sia veramente la base della trasmissione di segnali, è stato confermato senza alcun dubbio nel 1976 tramite foto-rivelatori (detektor) sensibili, i cosiddetti Fotomoltiplicatori. Il supporto più importante dell’irradiamento di Biofotoni è il DNA, l’Acido Desossiribonucleico, una parte costituente della cellula, in cui sono contenute le informazioni genetiche (cromosomi) di un sistema biologico. Il DNA consiste in dieci miliardi di molecole, che formano una spirale: esso contiene tutte le informazioni biologiche che fanno di un essere ciò che è.
Quindi il DNA è una specie di “antenna elettromagnetica” che, funzionando da stazione ricetrasmittente, assimila informazioni, per inoltrarle nelle nostre cellule, guidando ogni processo cellulare sia che giunga dall’interno o che giunga dall’esterno.
I due ricercatori fondamentali:
Grazie allo studio dei Biofotoni si sono potute verificare antiche tecniche di guarigione, e altre si potranno verificare, come l’agopuntura. Infatti si e visto che i punti cutanei corrispondenti ai punti di agopuntura hanno una resistività elettrica inferiore rispetto alle altre porzioni della pelle, cioè ostacolano meno il passaggio di correnti elettriche. Gli stessi punti sono stati studiati contando i Biofotoni, e si é constatato che l’emissione di Biofotoni é maggiore proprio in corrispondenza dei punti di agopuntura. Un fotone singolo può teoricamente regolare tutto il cambio di materia di una cellula, presupposto che agisca sempre nel momento giusto al posto giusto e che la cellula abbia ancora sufficienti recettori per l’auto-cura. La teoria dei Biofotoni apre quindi la strada alla soluzione di tanti quesiti, ai quali finora la Biochimica Medica non aveva saputo dare risposta, ed apre la strada alla prospettiva di utilizzare terapie diverse da quelle utilizzate dalla Medicina Ufficiale (Allopatica).
Qui sotto alcuni link di approfondimento e le fonti sul tema portato:
I BIOFOTONI SONO LA CHIAVE DELLA CURA
NON SOLO CROMOPUNTURA (portale informativo)
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